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Tempo libero

Maria Pace Ottieri presenta il libro “Vesuvio Universale” (Einaudi)

25-10-2018

Venerdì 26 ottobre alle 17.30 presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino (Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara)

Maria Pace Ottieri presenta il libro “Vesuvio Universale” (Einaudi)

Dialoga con l’autrice Gianni Venturi

In un’instancabile quiete tra passato e presente, tra i fasti antichi delle ville romane e i roghi tossici della Terra dei fuochi, tra ricordi leopardiani e interi quartieri abusivi, al ritmo delle traballanti corse della Circumvesuviana, Maria Pace Ottieri intraprende un viaggio alla scoperta delle tante esistenze che resistono in bilico sul cratere.

«Gli abitanti del Vesuvio sono abituati a tenere conto di una vita sotterranea ricca e piena di sorprese, indipendente dalla loro volontà, estranea all'universo concettuale umano, a sentir frantumi di lapilli, volute di fumo, impercettibili grumi di tempo nella vertigine millenaria in cui affonda l'esistenza del vulcano».

Nel 79 d. C. Ercolano e Pompei furono distrutte dall'esplosione improvvisa e devastante del Vesuvio. Investiti dalla lava, pietrificati in un'eterna fuga fallita, i corpi di Pompei attraggono ogni anno migliaia di turisti. L'ultima eruzione del vulcano è stata nel 1944. Oggi il Vesuvio è inerte, e la sua calma apparente, replicata all'infinito sullo sfondo delle foto scattate da Posillipo. Ma se con l'obiettivo si ingrandisse al massimo quella montagna di fuoco, più che le rocce laviche e la cenere, sarebbero nitide le case, le strade, le macchine, le persone, ammassate in paesi più o meno piccoli, abbarbicati sui suoi fianchi. Alle pendici del Vesuvio si sviluppa, infatti, non una città, non una periferia, ma una conurbazione, un territorio con decine e decine di centri abitati che ha una densità di popolazione più alta di quella di Milano e Roma. Da sempre qui, immemori - o noncuranti - del pericolo, gli uomini hanno tenacemente coltivato, proliferato, costruito, distrutto, inquinato, pregato. Chi vive nei paesi vesuviani sembra davvero convinto che il vulcano non si risveglierà mai più. «Sarebbe fuorviante e frustrante cercare spiegazioni solo nell'ostinazione pervicace e incosciente», dice Maria Pace Ottieri che per capire quella terra è andata ad ascoltare le voci e le storie di chi ci vive. E allora c'è la famiglia Fortunio, che a Somma Vesuviana ha costruito un impero sul pesce dei lontani mari del Nord; c'è Tonino 'O Stocco, che costruisce e suona tammorre che accompagnano i canti e i balli popolari; c'è Lucio Zurlo, che insegna boxe nella sua palestra in un quartiere difficile di Torre Annunziata; ci sono le voci di Radio Siani con il loro impegno per la legalità; ci sono i morti ammazzati, dal lavoro, dal terremoto, dalla povertà, o da chi nessuno osa accusare. In un'instancabile quête tra passato e presente, tra i fasti antichi delle ville romane e i roghi tossici della Terra dei fuochi, tra ricordi leopardiani e interi quartieri abusivi, al ritmo delle traballanti corso della Circumvesuviana, Maria Pace Ottieri intraprende un viaggio alla scoperta delle tante esigenze che resistono in bilico sul cratere.

Maria Pace Ottieri . Figlia di Ottiero Ottieri e di Silvana Mauri (e nipote di Valentino Bompiani), è una scrittrice e giornalista che vive e lavora a Milano, collaborando con diverse testate giornalistiche. Con la prima delle sue opere, Amore Nero, ha vinto il Premio Viareggio Opera prima nel 1984, mentre dal suo Quando sei nato non puoi più nasconderti, il regista Marco Tullio Giordana ha tratto un film, premiato con il Nastro d'Argento per l'anno 2005, alla produzione.
Negli ultimi anni si è concentrata su un giornalismo dalle forti connotazioni sociali, incentrando la propria attenzione - ad esempio - sulle figure imprenditoriali nei paesi in via di sviluppo (Ricchi tra i poveri, Longanesi 2006) o realizzando lunghe interviste con protagonisti dei nostri tempi come Bunker Roy, il cui pensiero e la cui storia Ottieri ha rievocato nel suo Raggiungere l'ultimo uomo (Einaudi 2009).
Nel 2011 assieme al regista Luca Musella realizza un documentario/intervista (pubblicato nella collana Feltrinelli Real Cinema) su Giorgio Bocca, intitolato La neve e il fuoco. Per Nottetempo, invece, ha scritto Chiusi dentro, ricognizione antropologica che si fonde alla rievocazione in chiave cronachistica di una provincia che l'autrice ha conosciuto e vissuto in prima persona.
Tra le sue pubblicazioni ricordiamo anche: Abbandonami (Premio Grinzane Cavour 2005) e Promettimi di non morire (2013), entrambi editi da Nottetempo.
Del 2018 Il Vesuvio universale, pubblicato da Einaudi.

Per informazioni Ibs+Libraccio
Ferrara, Piazza Trento e Trieste, Palazzo San Crispino
eventife@libraccio.it – Tel. 0532241604

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