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MARÍA DE BUENOS AIRES:al Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara

15-12-2021

PRIMA DELLA PRIMA: “MARÍA DE BUENOS AIRES: LA VIA METICCIA ALL'OPERA AMERICANA”

Giovedì 16 dicembre ore 17 al Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara il musicologo e conduttore radiofonico Stefano Zenni, insieme al regista Carlos Branca e al direttore artistico Marcello Corvino, introduce lo spettacolo ‘María de Buenos Aires’ per il centenario della nascita di Astor Piazzolla in cartellone il 18 e 19 dicembre all’Abbado per la stagione di opera lirica.

“María de Buenos Aires: la via meticcia all'opera americana” è il tema dell’incontro di giovedì 16 dicembre alle ore 17 al Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara. L’appuntamento, previsto in occasione dell’opera tango in programma il 18 e 19 dicembre, María de Buenos Aires con musica di Astor Piazzolla e testo di Horacio Ferrer, è a cura del musicologo e conduttore radiofonico Stefano Zenni, presenti all’incontro anche il regista dello spettacolo in cartellone, Carlos Branca, e il direttore artistico della Fondazione, Marcello Corvino. 

Torna Prima della Prima, la serie di incontri di introduzione alle opere liriche, per saperne di più sugli spettacoli in cartellone e sul recitar cantando. L’attività a ingresso gratuito è realizzata grazie al contributo concesso alla Biblioteca della Fondazione Teatro Comunale dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della cultura. A cent’anni dalla nascita di Astor Piazzolla, Ferrara omaggia il compositore e bandoneonista argentino, con la nuova produzione di María de Buenos Aires, l’opera-tango che nel 1968 rivoluzionò i canoni della musica tradizionale argentina. In un sordido angolo di Buenos Aires, l’operaia Maria incontra i suoni seduttori del tango. Ne viene avvinta, incontrando presto il male di una città che la trasforma in cantante e poi in prostituta. Muore, ma non il suo spirito, che continua a vagare in forma di spettro in una metropoli affollata di perditempo, ladri e assassini, finché Maria non rinasce per dare alla luce una bambina, una nuova se stessa, condannata all’eterno ritorno delle cose.

Fonte:Ufficio stampa
Fondazione Teatro Comunale di Ferrara

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