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Tempo libero

mercoledì 28 febbbraio al CDD

26-02-2024

Biblioteca del Centro Documentazione Donna
via Terranuova 12/b – Ferrara
mercoledì 28 febbraio 2024
ore 17.30-18.30
incontro in presenza e on line
Elena Branca

Le dottoresse al fronte durante la prima guerra mondiale
Donne sul campo di battaglia se ne sono viste anche nei secoli scorsi: dalle Monache che col
carretto vanno a raccogliere i feriti, o aggregate agli eserciti, alle Vivandiere/cantiniere già operative anche
come infermiere. Un interessante punto di ritrovo è la guerra di Crimea (1853/56) dove le Vivandiere
francesi, le Monache piemontesi, l’Infermiera creola Mary Seacole e la famosissima Florence Nightingale
assistono e soccorrono in modi e tempi diversi i feriti dei vari eserciti.
Da qui agli inizi del 900 e oltre moltissimi paesi si dotarono di corpi infermieristici ausiliari delle
forze armate, sia a titolo gratuito che oneroso.
Diversa cosa per le donne medico, ignorate o respinte fino agli inizi del ‘900. Una caratteristica
comune, nell’atteggiamento dei vari governi di fronte a queste donne, è il ritenere di non averne bisogno;
puntualmente allo scoppio di una guerra pensano che in pochi mesi si risolverà, senza eccessivi problemi.
Altrettanto puntualmente ciò non avviene e, quando sono veramente nei guai, si ricordano dell’altra metà del
cielo. Da parte delle donne, viceversa, diversi sono gli atteggiamenti: in Italia le dottoresse si muovono in
autonomia, non hanno alle spalle organizzazioni, solo dopo la fine della guerra verrà istituita l’Associazione
italiana Donne Medico, associata alla Medical Women’s International Association. Nemmeno la Croce
Rossa Italiana, cui sono iscritte, le utilizza finché la Sanità Militare, vista la situazione tragica, non la obbliga
ad accoglierle e utilizzarle, diverse di loro transiteranno nei ruoli del Regio Esercito per il servizio in zona di
guerra.

In realtà, pare proprio che furono inizialmente solo le italiane a venire arruolate nelle Forze Armate,
pur transitando attraverso i Ruoli Direttivi della Croce Rossa italiana; la prima fu Maria Montessori nel 1897
e via via una cinquantina fino al 1925.


Elena Branca è socia dell’A.N.S.M.I. (Ass. Nazionale Sanità Militare) Piemonte e Valle d’Aosta sezione di
Verrua Savoia (VC), partecipa direttamente e come consulente al Gruppo Storico.
Socia S.I.S.M. Società Italiana di storia della Medicina e cultrice di storia della Croce Rossa e della Medicina
con particolare riguardo alle donne. Sugli stessi argomenti ha scritto di versi saggi e pubblicato libri.
Per partecipare on line occorre inviare una mail a elena.branca@yahoo.it; riceverete  il link per
collegarvi una decina di minuti prima dell’inizio dell’incontro, che verrà registrato.