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Tempo libero

Giardini di carta e di parole #3

17-05-2018

Rrose Sélavy propone una nuova serie di letture condivise che hanno come protagonisti il giardino e il paesaggio, accompagnata dai commenti e le immagini curate da Giovanna Mattioli (architetto, lettrice, giardiniera...).

Leggeremo “Il giardino di Elizabeth” di Elizabeth Von Arnim

“Il giardino di Elizabeth” (“Elizabeth and her German Garden”) venne pubblicato in forma anonima nel 1898 ed ebbe un enorme successo editoriale, al punto da convincere la sua autrice a firmarsi da quel momento con il nome della protagonista del romanzo. Questo fu l’esordio letterario di Mary Annette Beauchamp, nata nel 1866 in Australia in una famiglia amante delle arti e della musica. A tre anni ritornerà in Inghilterra dove verrà educata e istruita, soprattutto in ambito musicale dove mostra un talento precoce. Durante un viaggio con il padre a Roma, conoscerà il suo futuro marito, il conte Henning August Von Arnim-Schlagenthin, un aristocratico prussiano che sposerà nel 1891. Il titolo del libro, scritto con molti riferimenti autobiografici, fa riferimento al grande giardino della tenuta in Pomerania, a Nassenheide, dove Elizabeth-Mary Annette vivrà per lunghi periodi insieme ai figli.

“Il giardino di Elizabeth” e il primo di una serie di 21 romanzi in cui la scrittrice sperimenta una serie di forme letterarie e stili che la rendono difficilmente classificabile. L’unico tema comune nelle sue opere, è la descrizione di alberi e fiori nei giardini e nei paesaggi da lei descritti e abitati. Se per Virginia Woolf una donna aveva bisogno di una “stanza tutta per sé”, per Elizabeth una donna ha bisogno di un giardino.

Nel giardino (lo ammirerà estasiato E.M. Forster, insegnante privato delle figlie a Nassenheide nel 1904) Elizabeth-Mary Annette legge, sogna, prepara la sua carriera di scrittrice. “Nella cura delle piante e dei fiori, nella maternità, nel trascorrere delle stagioni, nella fuga dalla distruttività dei rapporti sociali, Elizabeth sente autentica la determinazione a essere qualcosa di più di una buona moglie tedesca. La natura, come l’uomo, dev’essere libera. E, sotto le mentite e raffinate spoglie di un inno alla intensa bellezza della vegetazione, una donna più avanti del suo tempo ci parla di un modo – così moderno – di vivere il conflitto tra libertà e oppressione.”

Gli incontri si svolgeranno nel tardo pomeriggio dalle ore 18.30 alle 20.00 presso la sede dell’associazione in via Ripagrande 46 a Ferrara.

venerdì 25 maggio, 8 e 22 giugno, 6 e 20 luglio.

La quota di partecipazione è di 10 € per tutto il ciclo (+ 10 € per la tessera associativa annuale 2018 per i non soci).
La prenotazione è obbligatoria (max 12 iscritti) inviando una mail a rroseselavyferrara@gmail.com.

Immagini: