Dove sei: Homepage > Tempo libero > Notizie Tempo libero > Studi internazionali svelano le tante forme della ‘resistenza' ebraica in Europa
Dalla Francia alla Germania, dalla Polonia all'Italia, passando per Ferrara. Sono diverse le aree geografiche esaminate dagli studi storici al centro del Convegno internazionale che si terrà lunedì 15 febbraio, dalle 9,30 alle 19, al Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara sul tema della ‘Resistenza ebraica in Europa'.
L'incontro è stato organizzato dall'Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara, dal Mémorial de la Shoah di Parigi e dal Museo Nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah (Meis) di Ferrara, con il patrocinio del Comune di Ferrara, della Regione Emilia Romagna, dell'Università di Ferrara e della Comunità Ebraica di Ferrara, e la collaborazione del CDEC e dell'INSMLI di Milano.
La sessione mattutina del convegno vedrà la partecipazione di studiose di rilievo internazionale che esamineranno le varie forme assunte, nei diversi Paesi europei, dalla ‘resistenza' degli ebrei durante la Seconda guerra mondiale. Mentre nella sessione pomeridiana il tema sarà analizzato nella sua dimensione italiana e infine in quella locale con un approfondimento della responsabile Museo del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara Antonella Guarnieri su ‘La partecipazione degli ebrei ferraresi alla Resistenza'.
Il programma dell'iniziativa è stato presentato stamani alla stampa dal vicesindaco e assessore alla Cultura Massimo Maisto, dalla direttrice dell'Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara Anna Quarzi e dal presidente della Comunità Ebraica di Ferrara Andrea Pesaro.
"L'importante rimane la qualità dell'iniziativa - ha esordito Massimo Maisto, in veste sia di vicesindaco sia di Consigliere del Meis - che sarà rivolta a storici, studenti e insegnanti accreditati. Il livello dei contenuti viene prima di tutto, anche dell'affluenza. Il convegno è un altro prezioso passo nel percorso di avvicinamento all'apertura del Meis; percorso che deve essere compiuto insieme alla città. E oggi il merito di questo passo è dell'Istituto di Storia Contemporanea. Il Meis si affaccerà presto al resto del mondo e se si è scelta Ferrara come sua culla lo si deve al patrimonio storico che la nostra Comunità Ebraica alimenta".
"Il fine del convegno - ha illustrato Anna Quarzi - è di portare alla luce un tipo di resistenza sommersa. A tal proposito, le relazioni delle studiose internazionali che caratterizzeranno la mattinata del prossimo lunedì, indagheranno le reazioni dei nuclei ebraici in Francia, Germania e Polonia. Nel pomeriggio, invece, l'Italia tornerà al centro del discorso con la relazione portante di Alberto Cavaglion, docente dell'Università di Firenze, membro anche del Comitato scientifico. Seguiranno gli interventi del giovane Matteo Stefanori dell'Università della Tuscia, e di Antonella Guarnieri, che si occuperà di Ferrara nello specifico. Inoltre l'aiuto di Laura Fontana, direttrice del Memorial de la Shoah italiano, è stato fondamentale per impostare un sodalizio con la sede di Parigi".
Per maggiori informazioni: www.cronacacomune.it