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premio "Vivere a #SprecoZero 2020"

18-08-2020

L'iniziativa, a cura del Ministero dell'Ambiente, è rivolta a enti pubblici, imprese, scuole e cittadini. Candidature entro il 15 settembre, scopri come iscriverti

Nel nostro Paese vengono gettate nella spazzatura ogni anno tonnellate di alimenti commestibili, per un valore di 15 miliardi di euro. Gli sprechi di cibo avvengono a livello di filiera (produzione – distribuzione), ma l’80% dello spreco deriva dall’ambiente domestico e dai servizi di ristorazione collettiva, come mense scolastiche, aziendali, ospedaliere, caserme, ecc.

Per costruire un futuro più ecologico, ispirato alle buone pratiche per lo sviluppo sostenibile e la prevenzione degli sprechi, nasce il Premio Vivere a Spreco Zero promosso dal Ministero dell'ambiente e ideato da Andrea Segrè, creatore di Last minute market e Waste watchers, l'osservatorio contro gli sprechi alimentari. L’iniziativa è rivolta a enti pubblici, imprese, scuole e cittadini, per la promozione di azioni e progetti innovativi centrati sulla riduzione degli sprechi e l’uso efficiente delle risorse. Lo spreco alimentare è una questione etica, sociale, economica e ambientale che va affrontata con progetti di networking concreti.

COME PARTECIPARE

Quest'anno sono previste 10 differenti categorie: Amministrazioni Pubbliche, Imprese, Scuole, Cittadini, InnovAction per i progetti di maggiore innovatività e le sezioni speciali Produzione Ortofrutticola e Mobilità sostenibile, accanto a tre nuove categorie: Biodiversità, che riprende la priorità ambientale dell'anno indicata dalle Nazioni Unite; Dieta Mediterranea che valorizza i progetti di educazione alimentare; Pagine di sviluppo sostenibile per il miglior saggio dedicato alla divulgazione della sostenibilità uscito fra luglio 2019 e il 27 luglio 2020.

Le candidature potranno avvenire entro il 15 settembre 2020 attraverso upload diretto della propria proposta sul sito sprecozero.it. I cittadini potranno anche twittare le loro buone pratiche utilizzando l'hashtag #sprecozero.

Per approfondire:

Immagini: