Dove sei: Homepage > Tempo libero > Notizie Tempo libero > Festival di Danza Contemporanea 22 Teatro Comunale di Ferrara
Il meglio della danza contemporanea torna a Ferrara con la Compagnia Zappalà Danza, protagonista dello spettacolo Instrument Jam in programma per il Festival di Danza Contemporanea 2022. Sabato 22 ottobre al Teatro Comunale “Claudio Abbado” si entra in connessione con il Sud vivo e vibrante proposto da Roberto Zappalà, direttore e coreografo della compagnia, che con questo lavoro dà vita a una jam session danzata dal travolgente timbro mediterraneo. Info e vendite su www.teatrocomunaleferrara.it, su Vivaticket e in biglietteria del Teatro.
Sette danzatori, tutti uomini, accompagnati dalla musica dal vivo del virtuoso di marranzani (lo scacciapensieri) Puccio Castrogiovanni, di Arnaldo Vacca ai tamburi e di Salvo Farruggio all’hang, interpretano con vigore e fierezza una Sicilia senza confini, dove tradizione e contemporaneità si incontrano e si fondono.
I danzatori in scena sono Adriano Coletta, Roberto Provenzano, Antoine Roux-Briffaud, Fernando Roldan Ferrer, Salvatore Romania, Joel Walsham ed Erik Zarcone. Lo spettacolo è una produzione Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza - Centro di Produzione della Danza e Orizzonti Festival - Centro di rilevante interesse nazionale.
Instrument Jam è lo spettacolo che va ad aggregare tutti gli strumenti del progetto Instruments di Roberto Zappalà, che è stato sviluppato dal coreografo nell’arco di un decennio in tre tappe consecutive, dedicate ai tre diversi strumenti utilizzati nello spettacolo ora in scena al Comunale. Un desiderio che Roberto Zappalà aveva sin dall’inizio del progetto ma che si è concretizzato alla soglia delle cento rappresentazioni di Instrument 1, lo spettacolo della compagnia che ha maggiormente viaggiato nel mondo.Con questo lavoro Roberto Zappalà ha anche avviato Re – mapping Sicily, un percorso intrapreso nel 2007 al fine di rileggere la Sicilia attraverso il suo linguaggio scenico. Come racconta il coreografo, “si può viaggiare anche attraverso i concetti, i luoghi comuni, gli stereotipi, le credenze, le abitudini di un luogo le cui mappe sono logorate per il troppo uso ed è urgente affrontarne di nuove. Borges insegna che la mappa non è il territorio, a maggior ragione se il territorio in questione è la Sicilia, perché, come diceva Gesualdo Bufalino, la Sicilia non esiste, ci sono cento Sicilie e ognuna ha altrettante interpretazioni. Per interpretare servono gli strumenti e lo spettacolo si fa carico, nel senso letterale e metaforico, di uno di questi, il marranzano, per farne strumento d’interpretazione, per aprire strade e percorsi che la danza ci propone in maniera dolce e oscura. Ogni strumento è anche una protesi, e la protesi marranzano serve a pescare nel mare Sicilia. Un altro nome popolare di questo strumento è, chi sa perché, scacciapensieri, e la danza dello spettacolo ha l'ambizione alta, com'è giusto che sia, non di scacciarli, ma di farli venire”, conclude Zappalà.
Da 32 anni Roberto Zappalà corre e racconta, come nessun altro, un sud vivo e vibrante insieme alla sua Compagnia «con tenacia, lucidità, visione e continua voglia di andare avanti, di perfezionare la sua poetica, di dare una casa alle sue idee di danza, naturalmente umanista e filosofica» (delteatro.it). Realizza solo per la propria compagnia oltre 80 creazioni. Diverse sono inoltre le collaborazioni con altre compagnie, tra cui Balletto di Toscana, la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano, Norrdans (S), ArtEZ Arnhem (NL), la Fondazione Theaterwerkplaats Generale Oost (NL), Goteborg Ballet (S). Nel 2011 realizza le coreografie della cerimonia di apertura dei Mondiali di Scherma e nel 2016 cura il progetto Insieme – Parata Urbana per il Festival Torinodanza e per il Défilée della Biennale di Lione. È responsabile del recupero e dell’ideazione di Scenario Pubblico a Catania, aperto nel 2002, residenza della Compagnia Zappalà Danza e raro esempio in Italia di centro coreografico europeo. Ha ricevuto diversi premi, tra i più prestigiosi quello dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro nel 2013 e nel 2022 il Premio Hystrio-Corpo a corpo per il trentennale lavoro della Compagnia Zappalà Danza.
A cura di Fernando Roldan Ferrer della Compagnia Zappalà Danza
Venerdì 21 ottobre 2022, ore 10-13, sempre al Teatro Comunale di Ferrara, si terrà anche il workshop Linguaggio MoDem, un progetto di Roberto Zappalà tenuto da Fernando Roldan Ferrer, danzatore della Compagnia Zappalà Danza aperto agli allievi con più di 18 anni e agli insegnanti delle scuole di danza. L'appuntamento, gratuito per i partecipanti, si terrà dalle 10 alle 13, nel Teatro Comunale di Ferrara previa prenotazione a: m.morelli@teatrocomunaleferrara.itfino ad esaurimento disponibilità.
MoDem è il linguaggio che la Compagnia Zappalà Danza e il coreografo Roberto Zappalà hanno elaborato e codificato negli ultimi anni. Il workshop prense spunto dai tre testi redatti dallo stesso coreografo “Corpo devoto”, “Corpo etico” e “Corpo istintivo”, ora raccolti in un unico testo OMNIA CORPORA nel quale Roberto Zappalà esplicita considerazioni e riflessioni in relazione al suo approccio alla coreografia. La sezione più fisica del laboratorio tenuto da Fernando Roldan Ferrer consiste nel potenziare il fisico e la mente attraverso un lavoro muscolare intenso e potente. Il linguaggio MoDem è basato su dei semplici criteri, legati a flussi, ad armonie, che il corpo quotidianamente esercita attraverso una metodologia che tende anche a favorire la contaminazione fra gli esponenti del gruppo di lavoro.
L’animalità del corpo è un elemento essenziale nel lavoro di Zappalà, come l’istinto, in cui si identifica un’apparente imperfezione, istinto e imperfezione, entrambi valori aggiunti del movimento nel vocabolario del coreografo. Fernando Roldán Ferrer nasce nel 1984 in Spagna. Inizia a studiare flamenco e danza spagnola al Conservatorio de Música y Danza di Almeria. Nel 2002 riceve una borsa di studio per partecipare al corso di Danza Contemporanea del C.A.D. a Siviglia. Nel 2005, collabora con la Cie.Coline a lstres (Marsiglia). Nel 2006 è selezionato per partecipare al corso di alto perfezionamento della Compagnia Zappalà Danza, “Modem Studio Atelier” a Catania (Italia). Da allora collabora stabilmente e ha danzato in quasi tutte le creazioni degli ultimi 12 anni di Roberto Zappalà. È direttore del percorso MoDem, prodotto da Scenario Pubblico CZD/Centro di Rilevante Interesse Nazionale.