Dove sei: Homepage > Tempo libero > Notizie Tempo libero > "Funi negli anni Venti" - Giovedì 23 novembre al Palazzo dei Diamanti Elena Pontiggia, storica dell’arte tra le più autorevoli sul ‘900 italiano, racconta l’artista Achille Funi
Elena Pontiggia, storica dell’arte tra le più autorevoli sul ‘900 italiano, racconta Achille Funi giovedì 23 novembre alla Sala Rossetti di Palazzo dei Diamanti focalizzando la vicenda dell’artista negli anni Venti. L’incontro, a cura della Fondazione Ferrara Arte e del Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara, inizia alle 17 ed è a ingresso libero (fino a esaurimento dei posti disponibili).
In occasione della mostra Achille Funi. Un maestro del Novecento tra storia e mito e della concomitante uscita del suo libro Achille Funi. Un maestro a Brera (Libri Scheiwiller, Milano 2023), Elena Pontiggia ripercorre la fulgida stagione funiana degli anni Venti attingendo alle ricerche pluriennali condotte in preparazione del volume. Come spiega l’autrice, è la “prima biografia dedicata all’artista da una storica dell’arte e procede con un andamento cronologico dalla giovinezza a Ferrara all’arrivo a Milano, alla sua docenza all’Accademia di Belle Arti di Brera”. Passando al vaglio un’imponente mole di documenti, nonché di scritti e testimonianze dell’artista stesso, Pontiggia mette in luce come Funi sia stato uno dei personaggi più influenti della pittura italiana della prima parte del XX secolo, finché l’incarico all’Accademia di Brera del 1939 non gli permette di formare le nuove leve artistiche che animeranno l’avanguardia del secondo Novecento (da Valerio Adami al Gruppo T).
Autrice di pietre miliari degli studi sul Ritorno all’ordine e sul Novecento Italiano, curatrice di mostre epocali sull’arte italiana e internazionale del primo ‘900, dall’Idea del Classico (1992) a Klimt, l’artista e il suo mondo (2022), Pontiggia si soffermerà su uno dei periodi più produttivi dell’attività di Funi, successivo alla prima guerra mondiale, quando l’artista si distingue tra i più sensibili interpreti del realismo magico, con opere che anticipano la Nuova oggettività tedesca, e poi è tra i fondatori del Novecento italiano, all’insegna della moderna classicità propugnata da Margherita Sarfatti, ponendo le premesse per il recupero delle tecniche tradizionali dell’affresco e della pittura a dimensione monumentale.
L’evento di giovedì si inserisce nel ciclo di appuntamenti per conoscere la mostra “Achille Funi. Un maestro del Novecento tra storia e mito”, la grande retrospettiva dedicata all’artista e visitabile fino al 25 febbraio a Palazzo dei Diamanti di Ferrara. Le prossime conferenze in programma sono: “Achille Funi a Ferrara e gli affreschi nella Sala dell’Arengo” con Lucio Scardino (30 novembre); “Funi: l’uomo e l’artista attraverso le testimonianze scritte e orali di amici e allievi” (11 gennaio) con Serena Redaelli dell’Archivio Achille Funi, curatrice della mostra; “Achille Funi e le suggestioni di Cézanne, Picasso e Derain” (18 gennaio) con Chiara Vorrasi, sempre curatrice della mostra; “Achille Funi e le mostre all’estero del Novecento Italiano di Margherita Sarfatti” con Daniela Ferrari (Mart di Rovereto) il 25 gennaio.
Maggiori informazioni su www.palazzodiamanti.it
Elena Pontiggia vive e lavora a Milano, dove si è laureata in filosofia all’Università Statale con una tesi sull’estetica di Nietzsche. Docente di Storia dell’arte contemporanea all’Accademia di Brera e al Politecnico di Milano, collabora con varie riviste ed ha fatto parte dei comitati scientifici di prestigiosi musei. Si occupa in particolare dell’arte italiana e internazionale fra le due guerre e del rapporto fra modernità e classicità.
Tra i suoi volumi recenti si ricorda: Edward Hopper (Rizzoli, 2002); Modernità e classicità. Il Ritorno all’ordine in Europa (Bruno Mondadori, 2008); Mario Sironi (Johan & Levi, 2015), Arturo Martini. La vita in figure (Johan & Levi 2017), Giorgio de Chirico. Gli anni Quaranta (Feltrinelli 2021); Storia del Novecento Italiano 1920-1932 (Allemandi 2022). Tra le ultime mostre curate: Arturo Martini (Milano, Permanente, 2006, poi Roma, GNAM); Licini (Ascoli Piceno, Pinacoteca Civica, 2008); Carrà. I paesaggi (Mendrisio, Museo d’Arte, 2013); Mario Sironi (Roma, Vittoriano, 2014), Mario Sironi, Sintesi e grandiosità (Milano, Palazzo Reale 2021), Klimt, l’artista e il suo mondo (Piacenza, Galleria Ricci Oddi 2022).
Ha curato il catalogo generale di diversi maestri del Novecento e l’edizione italiana degli scritti di artisti come Ingres, Renoir, Klimt, Kandinskij, Franz Marc, Modigliani, Picasso, Casorati, de Chirico, Martini, Sironi, Wildt, Balthus, Pollock.