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Interno Verde vince il bando Coopera 2023, promosso da Emil Banca. La cooperativa no
profit ferrarese, nata per organizzare il festival dedicato ai giardini segreti delle città
italiane, è stata premiata mercoledì 22dicembre a Bologna dal direttore dell’istituto dicredito cooperativo, Matteo Passini.
Alla cerimonia, svoltasi a Mug, hanno partecipato le realtà selezionate tramite il concorso,
che valorizza e sostiene economicamente gli enti del terzo settore impegnati per lo
sviluppo sociale, culturale e sportivo delle comunità. Hanno partecipato 140 associazioni e
cooperative distribuite in tutto il territorio regionale, le premiate sono state 32. Tra queste
figura Interno Verde, che ha meritato un finanziamento di 5mila euro, da destinare
all’implementazione della Giardinoteca, già disponibile al sito www.internoverde.it.
«La Giardinoteca è la piattaforma online che raccoglie il frutto di otto anni di lavoro»,
spiega Licia Vignotto, responsabile della manifestazione. Vi si possono trovare tutte le
ricerche storiche condotte negli archivi pubblici e privati per documentare i giardini segreti
di Ferrara, Mantova, Parma e Piacenza. Raccoglie complessivamente più di 300 schede,
che comprendono informazioni storiche, architettoniche e botaniche, insieme a curiosità e
aneddoti famigliari. Ogni scheda è accompagnata da fotografie a colori e, quando è stato
possibile rintracciarle, da immagini d’epoca. «I contenuti della Giardinoteca si possono
considerare più unici che rari poiché impossibili da reperire altrove, si tratta di un
importante patrimonio conoscitivo, utile agli studiosi ma anche a tutte le persone curiose,
che vogliono scoprire qualcosa di più del luogo in cui vivono».
Riccardo Gemmo, presidente di Interno Verde, spiega come verrà destinato il premio:
«grazie a Emil Banca questo database diventerà ancora più ricco, accessibile e
accattivante. Investiremo in tecnologie innovative per realizzare dei tour virtuali dei
giardini, sfruttando la realtà aumentata, videocamera 360° e visori. Questi meravigliosi
spazi, custodi di memoria e bellezza, potranno così essere visitati da chiunque, anche da
chi fisicamente non ha la possibilità di partecipare al festival».