Dove sei: Homepage > Tempo libero > Notizie Tempo libero > 21 febbraio | 2, 3 & 4. Emilia Zamuner in concerto
Venerdì 21 febbraio allo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara)
Tre combinazioni, tre modi di suonare e di vivere il jazz in un concerto che ne vale (almeno) tre. Il prossimo appuntamento organizzato dal Gruppo dei 10 vedrà l’ensemble di Emilia Zamuner interagire in maniera eterogenea – in duo, in trio e, infine, in quartetto –, alternando sullo stesso palco tre valide interpretazioni della musica afroamericana. Si spiega così il titolo della serata 2, 3 & 4. Emilia Zamuner in concerto che si terrà allo Spirito di Vigarano Mainarda venerdì 21 febbraio.
Un evento di ricercata originalità, che si inserisce nella rassegna Tutte le Direzioni in Winter & Springtime, unendo un trio di musicisti di spessore, che collaborano insieme in diversi progetti, a una cantante napoletana che si può ormai considerare un’affermata personalità del mondo jazzistico italiano.
La scaletta di ‘2, 3 & 4’, infatti, sarà dedicata soprattutto ai brani presenti nell’ultimo disco inciso da Emilia Zamuner, in un’esaltazione complessiva del progetto musicale della cantante, che verrà accompagnata sul palco dall’eclettico pianoforte di Ettore Carucci e da una componente ritmica eccezionale, formata da Massimo Moriconi (contrabbasso) ed Ellade Bandini (batteria).
Gli ultimi due, Moriconi e Bandini, sono amici di vecchia data, hanno condiviso decenni di registrazioni e performance musicali in vari ambiti (Mina, per citarne uno) e si possono considerare due dei musicisti più importanti d’Italia. Moriconi, sideman ricercato dai migliori artisti, ha realizzato anche 4 dischi come leader; dall’altro lato, per descrivere Bandini basterebbe elencare solo alcuni dei cantanti con cui ha collaborato: Guccini, De André, Bennato, Zucchero, Venditti, Jannacci ecc. Entrambi suonano assiduamente con Ettore Carucci, pianista dal riconoscibile swing, docente al conservatorio di Firenze: ha registrato 11 dischi come bandleader, 40 come sideman e 21 compilation. Insieme, i tre riescono a dare vita a un repertorio variegato, che spazia da standard jazz a brani inediti, e che bene si sposa al grande talento di Emilia Zamuner: laureata in canto jazz e composizione jazz presso il Conservatorio ‘San Pietro a Majella’ di Napoli con 110 e lode, dal 2011 la cantante partenopea svolge un’intensa attività concertistica che l’ha portata ad esibirsi in numerose città italiane e straniere, con tournée in Spagna, Macedonia , Francia, Portogallo, Germania, Belgio, Turchia, Svezia, Svizzera, Kazakistan, Cuba.
Il quartetto ha appena registrato un lavoro di grande interesse, attualmente in fase di mixaggio.
INFO E PRENOTAZIONI
Appuntamento per venerdì 21 febbraio, a partire dalle ore 20 (cena e a seguire concerto). Per prenotazioni, tel. 0532436122.
QUALCOSA SU EMILIA ZAMUNER
Nata a Napoli nel 1993, è laureata in canto jazz e composizione jazz presso il Conservatorio ‘San Pietro a Majella’ di Napoli con 110 e lode. A partire dal 2011 svolge un’intensa attività concertistica che l’ha portata ad esibirsi in numerose città italiane e straniere. Nel 2016 si classifica al primo posto del Premio Internazionale ‘Massimo Urbani’. Dopo la vittoria del Massimo Urbani è stata invitata in prestigiosi festival. Nel 2017 vince una borsa di studio (unica artista italiana) per partecipare al prestigioso ‘International Congress of voice teachers’ a Stoccolma. Nel 2019 è selezionata tra le cinque finaliste del prestigioso ‘Ella Fitzgerald Competition’ di Washington (unica artista italiana) e vince con grande successo di pubblico e di critica il secondo premio. È titolare della cattedra di canto jazz al Conservatorio ‘Giuseppe Martucci’ di Salerno. Ha collaborato con numerosi artisti, tra cui Carlo Marrale, Karima, Daniele Sepe, Flavio Boltro, Pietro Condorelli, Massimo Moriconi, Emanuele Cisi, Furio di Castri, Piero Frassi, Massimo Manzi, Marcio Rangel, Andrea Rea, Sandro Deidda, Aldo Vigorito, Guglielmo Guglielmi, Giuseppe La Pusata, Daniele Sorrentino, Massimo del Pezzo ecc. Ha inoltre collaborato con gli attori Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini Silvia Siravo, Francesco Sala, Marina Tagliaferri, Sebastiano Somma, per produzioni teatrali.
QUALCOSA SU ELLADE BANDINI
Ellade Bandini è un batterista italiano, con una lunga carriera da turnista, ed ex membro dei The Pleasure Machine. Inizia suonando per la cantante Carmen Villani, nel gruppo beat Avengers, con Ares Tavolazzi al basso. Incontra quindi il pianista e giovane arrangiatore italiano Vince Tempera. Inserito, grazie al maestro Tempera, nell’ambiente discografico, diventa in breve tempo un turnista molto richiesto, suonando in molti 45 giri di successo di quegli anni, come Vendo casa dei DikDik.
Nel 1969 con Ares Tavolazzi e Vince Tempera forma i The Pleasure Machine, con cui dà inizio alla collaborazione con Francesco Guccini, fino al 1982 solo su disco, e successivamente anche in tournée. Nel 1978, su invito diTempera,suona la batteria nei singoli e nell’album tratti dalle sigle della prima serie Mechaapparsa in Italia, Atlas Ufo Robot (Goldrake), in cui Tavolazzi appare come bassista e coautore di Shooting Star; idealmente si ricompone così il loro trio. Nella sua lunga carriera, Bandini ha collaborato con moltissimi musicisti italiani: Mina, Fabrizio De Andrè, Francesco Guccini, Roberto Vecchioni, Paolo Conte, Fabio Concato, Vinicio Capossela, Angelo Branduardi, Adriano Celentano, Bruno Lauzi, DikDik, Equipe 84, Antonello Venditti, Ron, Biagio Antonacci, Ornella Vanoni, Edoardo Bennato, Zucchero, Maurizio Geri, Fiorella Mannoia, Eros Ramazzotti, I Giganti, Luigi Maieron, Teresa De Sio, Enzo Jannacci, Umberto Bindi, Massimo Ranieri, Gino Paoli, Danilo Rea, Carl Fontana.
QUALCOSA SU MASSIMO MORICONI
Massimo Moriconi inizia a suonare il basso all’età di 13 anni. Dopo studi classici presso il Conservatorio ‘L. Refice’ di Frosinone inizia un’intensa attività di sideman in prestigiose formazioni italiane e internazionali. Dalle prime esperienze con i pionieri del jazz italiano come Marcello Rosa, Romano Mussolini, Armando Trovajoli, Nicola Arigliano, Lelio Luttazzi, la carriera di Moriconi arriva a collaborazioni indimenticabili, in tournée e dischi, con nomi del calibro del Sestetto Valdambrini/Piana, Saxes Machine, Enrico Pieranunzi Trio, Franco D’andrea, Tullio De Piscopo, 2Isoritmo, Gianni Basso, Renato Sellani Duo, Eddy Palermo Trio, Dado Moroni Trio, Massimo Urbani, Tankyo Band, Fassi Quartet, Flavio Boltro, Paolo Fresu, Enrico Rava, Maurizio Giammarco Quartet, Danilo Rea Trio, Gianni Coscia e altri. Della sua collaborazione si sono avvalsi, in
concerti e dischi, jazzisti stranieri come Lee Konitz, Johnny Griffin, Phil Woods, Tal Farlow, SalNistico, Franco Ambrosetti, Don Moye, Mike Melillo, Billy Cobham, Tooth Thielemans, Barney Kessell, Ralph Towner, Kenny Wheeler, e molti altri. In questi anni Moriconi partecipa a importanti rassegne e festival di musica jazz, come quelle di Madrid, Alassio, Umbria Jazz, S. Anna Arresi, Pompei, Pescara, Clusone, Nizza, Ancona, Ravenna, Al Caveau Du Jazz Di Lione, Milano, Praga. Dal 1980 al 1989 è stato il bassista dell’Orchestra dei ritmi leggeri della RAI di Roma. Ha inciso colonne sonore per film con compositori e direttori di fama mondiale come E. Morricone, A. Trovajoli, L. Bacalov, R. Ortolani, N. Piovani e P. Piccioni.
QUALCOSA SU ETTORE CARUCCI
Pianista jazz e compositore. Diplomatosi in pianoforte classico, grazie alla sua versatilità è riuscito a conquistare prestigiosi palchi che, in un susseguirsi di esperienze sempre più gratificanti, lo hanno portato a collaborare e a suonare con i migliori jazzisti di fama internazionale tra i quali Benny Golson, Gerry Bergonzi, Eric Marienthal, Tom Kennedy, Philip Catherine, Sonny Fortune, Tony Scott, Kim Plainfield, Lincol Goines, Anne Ducros, Paolo Fresu, Gegé Munari, Bruno Biriaco, Ellade Bandini, Massimo Moriconi, Giorgio Rosciglione, Maurizio Giammarco, Marco Tamburini, Dario Deidda, Roberto Gatto, Fabrizio Bosso, Alfredo Paixào e altri. Nel 1993/94 ha frequentato i seminari di “Siena Jazz” e “Umbria Jazz” vincendo due borse di studio. Nel 2001 ha partecipato al Festival di
“Umbria Jazz” al “Festival Jazz d’Orvieto” con il Berklee Award Group. Nel 2020 al 48 Hour Film Project si è aggiudicato il Premio Speciale “Ian Anderson” come migliore brano, ed è stato lo stesso Ian Anderson (noto cantante e compositore dei Jethro Tull) a proclamarlo vincitore. Il cortometraggio per il quale Carucci ha firmato la colonna sonora è Balun, un thriller la cui regia è stata curata dal figlio, Gianmarco. Attualmente è impegnato in vari progetti artistici propri e non, suonando in Italia e all’estero. Docente presso il "Saint Louis College Of Music" di Roma e il Conservatorio di Musica “L. Cherubini” Firenze. Ha registrato 10 dischi: come bandleader 39 e come sideman 23.