Dove sei: Homepage > Tempo libero > Notizie Tempo libero > Sebastian Saborio e Giulia Fabini. Terzo appuntamento del ciclo "Città e processi di esclusione sociale"
Martedì 22 novembre ci sarà la terza presentazione di ricerche etnografiche che hanno per oggetto le politiche di esclusione sociale che caratterizzano le nostre città contemporanee.
In questo lungo viaggio etnografico siamo partiti da Goro, passati per Milano, Roma e Barcellona e il prossimo martedi 22 novembre, dalle 14.15 alle 16.00 in Aula Magna Drigo del Dipartimento Studi Umanistici (via Paradiso, 12), arriveremo a Rio de Janeiro per poi concludere il nostro viaggio a Bologna.
"In che modo il contesto urbano determina le espressioni più visibili e quelle meno facilmente individuabili di fenomeni quali criminalità, violenza, disordine e conflitto? Quali sono gli attori sociali che, all'interno delle città, influenzano maggiormente le pratiche di controllo per contrastare o diminuire tali fenomeni? Quali conflitti sociali emergono come conseguenza diretta delle pratiche di controllo dispiegate dentro le città?".
Sebastian Saborio è dottore di ricerca in Sociologia dei Fenomeni Culturali e dei Processi Normativi presso Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” e in Sociologia presso l’Università Federale di Rio de Janeiro. Inoltre, è stato ricercatore associato presso l’Università di Città del Capo in Sudafrica e presso l’Università Nazionale in Costa Rica. In questi contesti ha analizzato tematiche relative alla violenza, sicurezza e controllo di polizia in aree urbane.
Giulia Fabini è dottore di ricerca in “Law and Society” presso l’Università degli Studi di Milano ed è stata visiting student researcher al Center for the Study of Law and Society alla UC Berkeley (2014). Collabora con la cattedra di criminologia dell’Università di Bologna e con il master interateneo in “Criminologia critica e sicurezza sociale. Devianza, città e prevenzione” dell’Università di Padova. Si occupa di meccanismi di controllo dei confini, con un interesse particolare per la sociologia della polizia e la giurisprudenza dei giudici di pace. Dal 2014 è osservatrice dell'associazione Antigone per l’Emilia-Romagna.