Dove sei: Homepage > Tempo libero > Notizie Tempo libero > Il teatro come strumento educativo raccontato da Maurizia Cotti
Analizza le varie modalità di utilizzo del teatro come strumento didattico, specie in contesti educativi difficili, il libro di Maurizia Cotti dal titolo 'Le invisibili' che venerdì 9 giugno alle 17 sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara). Nel corso dell'incontro dialogherà con l'autrice Angela Pessina.
LA SCHEDA a cura degli organizzatori
L'attenzione alle nuove generazioni e ai migranti; la ricerca e l'esplorazione dei confini tra culture; l'esplorazione delle fratture relazionali e delle frammentazioni sociali; l'apertura a una molteplicità di linguaggi e di storie; il riconoscimento e la valorizzazione delle emozioni; il lavoro in contesti caratterizzati da debolezza, fragilità, incertezza, insicurezza, disagio; la capacità di raccogliere gruppi intorno a sé o addirittura interi quartieri e comunità. Sono solo alcuni dei significati che il teatro può assumere seguendo le premesse teoriche e le proposte pratiche narrate ne 'Le invisibili'. Pensato per l'università, il libro è rivolto a tutti coloro che operano nel mondo della formazione e sono alla ricerca di nuovi approcci per dare valore al vissuto dei singoli soggetti educativi. L'educatore vi troverà un valido supporto per: conoscere e analizzare esperienze educative in cui il teatro diventa strumento di potenziamento dell'autonomia dell'individuo, di riconoscimento della propria identità, di attivazione di processi di cambiamento e di partecipazione; progettare interventi educativi in cui il teatro, come strumento di mediazione didattica, attivi una prospettiva di empowerment per i soggetti e la comunità, e di valorizzazione del confronto con gli altri, della solidarietà e della cooperazione; costruire e valorizzare reti di collaborazione fra esperti del mondo dell'educazione e della formazione con esperti del teatro in contesti educativi difficili e nel disagio sociale. Le invisibili è arricchito da una esauriente bibliografia ragionata su teatro, narrazione, scuola e cittadinanza, e contiene un monologo inedito dell'autrice, Sono stufa (2014).
Maurizia Cotti, lavora nella scuola. Insegnante e direttrice didattica, attualmente si occupa dei tirocini dei futuri insegnanti di Scuola dell'Infanzia e Primaria presso il Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria nel Dipartimento di Scienze dell'Educazione "Giovanni Maria Bertin" dell'Università di Bologna. Come psicologa e psicoterapeuta si interessa ai processi cognitivi e metacognitivi collegati all'emotività e alla creatività. In particolare si interessa del valore curativo della scrittura, sia scrittura narrativa, anche autobiografica, e scrittura al femminile sia narrativa per bambini e di teatro nella sua capacità di dare forma ai profondi arrovelli ed enigmi della vita. Su queste tematiche ha pubblicato diversi saggi, tra cui "Da Calvino a Pennac passando per Süskind" in Quaderno della formazione in itinere (2011) e "Laboratorio di metacognizione" in Imparare facendo (2012). Dal 2000 scrive regolarmente recensioni per la rubrica "La Tana dei Libri" sul periodico persicetano il BorgoRotondo