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Carta bianca agli studenti del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara, con il progetto musicale Studio dunque S(u)ono iniziato sabato 8 maggio, che si sviluppa anche nei weekend successivi di maggio, sabato 15 e 22 maggio. Gli allievi del Frescobaldi fanno propria la nota locuzione cartesiana, cogito ergo sum - «penso quindi sono» - con la quale il filosofo esprime la certezza dell’uomo quanto soggetto pensante, e la riformulano declinandola secondo i canoni del Conservatorio, legati allo studio e al fare musica insieme.
La partecipazione è stata così corposa, che si è deciso di dividere in tre momenti il progetto. Inaugurato l'8 maggio con l'esibizione di alcuni allievi del dipartimento Jazz, per continuare il 15 maggio con il concerto di nove formazioni cameristiche classiche e si conclude il 22 maggio con l'esibizione dei quartetti d'archi. Ogni giornata sarà trasmessa in streaming sul canale YouTube del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara dalle ore 16: www.youtube.com/channel/UCHfOsNF4EgmNVfaAEwsX00w.La rassegna è stata ideata e organizzata insieme alla Consulta degli Studenti del Conservatorio.
“L'iniziativa "Studio quindi S(u)ono" – spiegano i rappresentanti della Consulta – è una rassegna di tre concerti pensati dalla Consulta degli studenti del Conservatorio Frescobaldi”. Il progetto, infatti, era già stato proposto nel 2016 e “l'idea di riportarlo alla luce è nata all’inizio del 2020 con l'elezione della nuova Consulta”, attualmente costituita da Rachele Amore, Valentina Franzaroli e Simone Pattocchio.
“La caratteristica di questo laboratorio musicale, rispetto a tutte le altre attività concertistiche programmate dal Conservatorio – aggiungono – è quella di essere un'attività pensata dalla Consulta degli studenti per gli stessi studenti e ha come obiettivo quello di offrire a tutti i musicisti che lo desiderino la possibilità di suonare i brani che vengono studiati durante l'anno accademico in un contesto familiare e privo di giudizio, prima di essere eseguiti ad esami e saggi”. Un modo per mettersi alla prova, ma non solo. “Permette inoltre a tutte quelle formazioni musicali interne al Conservatorio, nate dall'incontro tra gli studenti – concludono Rachele Amore, Valentina Franzaroli e Simone Pattocchio – di presentare i propri progetti originali, quelli che esulano dal programma di studi”.
“Con questo progetto – commenta Fernando Scafati, direttore del Conservatorio - il Consiglio Accademico ha dato piena fiducia agli studenti, offrendo loro l’opportunità di un’iniziativa autonoma, a sottolineare anche il loro grado di maturità, visto che si tratta di studenti dei corsi accademici superiori. Il migliore obiettivo per un insegnante è vedere i propri allievi proseguire con le loro gambe”.
Fonte:
Anja Rossi, responsabile comunicazione Conservatorio Ferrara
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