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Tempo libero

Fabio Anselmo presenta "Federico"

02-05-2018

Giovedì 3 maggio alle 18.00
Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino, in Piazza Trento e Trieste
Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

Fabio Anselmo presenta il libro
Federico
(Fandango)

Dialogano con l’autore
Patrizia Moretti e Filippo Vendemmiati

“Quello che non cambierà mai è che Federico Aldrovandi, un ragazzo che aveva appena compiuto 18 anni, non c’è e non ci sarà mai più. È con questa realtà, e con questa tragedia, che i suoi genitori e suo fratello dovranno fare i conti tutti i sacrosanti giorni della loro vita. Quindi per cortesia, non esprimeteci la vostra solidarietà fasulla, ipocrita, quando ci querelate perché chiediamo giustizia. Non fatelo, abbiate il pudore di lasciarci in pace. Ho finito.”

Fabio Anselmo è un avvocato di Ferrara, titolare di un piccolo studio di provincia specializzato in casi di malasanità.

Il 25 settembre 2005 riceve una telefonata che cambierà per sempre la sua vita e quella di molti intorno a lui. Quella mattina Federico Aldrovandi, un giovane studente ferrarese, muore di asfissia posturale in seguito ai colpi ricevuti durante un fermo di polizia. Ha 18 anni. A chiamare l’avv. Anselmo è Patrizia Moretti, la madre di Federico.

Questo è l’inizio di uno dei più importanti casi giudiziari degli ultimi anni che ha sconvolto l’opinione pubblica nazionale e ha contribuito a insinuare il dubbio che al nostro ordinamento mancasse qualcosa di fondamentale: il reato di tortura. A raccontarlo in prima persona è proprio l’avvocato della famiglia Aldrovandi, Fabio Anselmo, che dopo questo caso è diventato consulente in molti dei processi che hanno visto coinvolti poliziotti,

carabinieri, medici come nei casi Cucchi, Magherini, Narducci, Budroni, Uva, ma anche quello di Davide Bifolco, il 17enne ucciso dal colpo sparato da un carabiniere a bordo di uno scooter nel settembre 2014 a Napoli.

Attraverso i ricordi e gli appunti di prima mano di Anselmo entriamo nel profondo di una vicenda personale che è diventata patrimonio della storia dei diritti civili del nostro Paese. Accanto a perizie e arringhe, incontriamo le emozioni, le paure e i fallimenti di un uomo che si è trovato improvvisamente al centro di un processo mediatico che ha contribuito a far esplodere. L’autore è bravissimo a tessere un memoir spurio, un procedurale intimo, il romanzo di una vita spezzata che va oltre l’ultima immagine del cadavere di Aldro e ci fa
incontrare per la prima volta il sorriso di Federico.

Per maggiori informazioni, consigliamo di rivolgersi alla mail eventife@libraccio.it.  

Tel. 0532241604

 

Immagini: