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Tempo libero

'ADOVABADAN JAZZ BAND & ALAA ARSHEED

25-10-2017

il Torrione apre le porte a SOUND ROUTES

dal 2012 il jazz è entrato a far parte dei beni immateriali UNESCO in quanto "strumento di sviluppo e crescita del dialogo nterculturale volto alla tolleranza e alla comprensione reciproca”. In quest’ottica, che sposa quanto si propone l’Associazione Culturale Jazz Club Ferrara sin dalla nascita, il Torrione apre le porte - venerdì 27 ottobre (ore 21.30) in collaborazione con Bologna Jazz Festival - a Sound Routes. Notes To Get Closer con “Mani Forti”, progetto dell’Adovabadan Jazz Band nato dal sodalizio musicale tra Isaac de Martin, chitarrista classico e fondatore della band, ed il violinista siriano Alaa Arsheed. Completano la formazione Michele Uliana al clarinetto, Mauro Brunato al banjo, Nicola Barbon al contrabbasso e Remo Straforini alla batteria.

A causa della difficile situazione in cui versa il suo paese d’origine, nel 2011, Alaa Arsheed - allora studente di musica all'High Musical Institute di Damasco - è fuggito dalla Siria verso il Libano portando con sé solo il violino e alcuni effetti personali. Quattro anni dopo, in Italia, gli è stata offerta una borsa di studio dal centro di ricerche sulla comunicazione Fabrica. Da allora Arsheed ha esordito con l’album Sham e dall’incontro con l'attore Alessandro Gassmann - ambasciatore dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) - è nato il documentario “Torn” finanziato dall'UNHCR e presentato alla Mostra del Cinema di Venezia.

Sound Routes. Notes To Get Closer è un’iniziativa dedicata all’integrazione sociale e professionale dei musicisti migranti e rifugiati. Il progetto, finanziato attraverso il Programma Europa Creativa dell’Unione Europea e sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese, prende vita grazie a un partenariato costituito da cinque istituzioni, tra le quali si distingue il Bologna Jazz Festival, provenienti da Italia, Spagna, Belgio e Germania. Sound Routes vuole sostenere le potenzialità creative e le abilità artistiche di migranti e rifugiati, attraverso azioni di integrazione con i musicisti e il pubblico europeo. Il progetto è coordinato dall’agenzia musicale spagnola Marmaduke e include residenze artistiche, jam sessions, house concerts e concerti a Siviglia, Roma, Berlino, Bologna e Gand.

In allegato comunicato stampa

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