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La Gaia Scienza: La rivolta degli oggetti e “il fantasma della libertà”

11-10-2021

Martedì 12 ottobre, ore 20.30 – 45 anni dopo la sua prima messa in scena - arriva al Teatro Comunale di Ferrara “La Gaia Scienza - La rivolta degli oggetti”. Tratto dall’opera di Vladímir Majakóvskij con testi e regia di Giorgio Barberio Corsetti, Marco Solari e Alessandra Vanzi, e interventi scenografici di Gianni Dessì, si tratta infatti di uno spettacolo del 1976, riallestito all’interno del Progetto RIC.CIcurato da Marinella Guatterini e di cui anche Fondazione Teatro Comunale di Ferrara fa parte insieme ad altre realtà di rilievo del panorama nazionale. A più di quattro decadi di distanza, i tre artisti della Gaia Scienza (Barberio Corsetti, Solari e Vanzi) si riuniscono per riallestire La rivolta degli oggetti per riportare alla luce uno spettacolo destinato a diventare un riferimento per la controcultura romana degli anni Settanta. La loro prima opera del 1976 passa ora il testimone a tre giovani performer (Dario Caccuri, Lorenzo Garufo e Zoe Zolferino), dando vita a un incontro fra epoche, corpi ed esperienze differenti. Una produzione di Fattore K 2019 in coproduzione con Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Romaeuropa Festival ed ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione. 

Per info e biglietti: Biglietteria del teatro in corso Martiri della Libertà 5, www.teatrocomunaleferrara.it e  www.vivaticket.it

Presentato per la prima volta nel ‘76 al Beat 72, luogo di riferimento della controcultura romana del tempo, La rivolta degli oggetti de La Gaia Scienza torna in scena. Lo spirito del progetto lo spiega Marinella Guatterini: “Il “come eravamo”, tema fondante del Progetto RIC.CI – ovvero, la ricostruzione delle coreografie contemporanee di fine Novecento –, ha stavolta per spettacolo di recupero La rivolta degli oggetti della Gaia Scienza. Giorgio Barberio Corsetti, Marco Solari e Alessandra Vanzi, che furono gli animatori di questo gruppo cult negli anni Settanta, tornano così a rimontare la loro prima opera del 1976 per tre giovani performer. Ispirato alla prima tragedia in versi "Vladimir Majakovskij", La rivolta degli oggetti abita uno spazio surreale – realizzato in collaborazione con il pittore e scultore Gianni Dessì – fatto di violini senza corde, cappotti, una pistola e una stella rossa. Mappa poetica di simboli e allusioni per raccontare l’utopia e il dolore nella trasformazione del mondo e l’agognato fantasma della libertà”.

altre info in allegato

Le foto sono di Luca Concas

fonte: 

Ufficio stampa
Fondazione Teatro Comunale di Ferrara

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